La transizione energetica consiste nel passaggio dall’utilizzo di fonti di produzione non rinnovabili a energie rinnovabili, considerate più efficienti e meno inquinanti. Questo processo, quindi, mira a modificare il sistema di produzione, distribuzione e consumo di energia in un determinato territorio attraverso il risparmio energetico, l'economia sostenibile e l'utilizzo di energia verde. L’Unione Europea, nell’intento di procedere a una transizione energetica che mette al primo posto la decarbonizzazione, ha messo a punto il "Clean Energy Package" che fissa una serie di obiettivi da raggiungere entro il 2030. Ogni stato membro ha provveduto ad elaborare un Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) che stabilisce i passi necessari e le politiche da attuare per raggiungere, nel periodo 2021-2030, i traguardi stabiliti dalla Comunità Europea. I vantaggi derivanti dall’efficientamento energetico basato sul passaggio all’energia green, sono numerosi. I più evidenti vanno da una minore vulnerabilità delle economie interne causata dalle fluttuazioni dei prezzi dell’energia, alla limitazione delle emissioni nell’industria, nei trasporti, nell’agricoltura e in tanti altri settori fino a una minore dipendenza dalle importazioni di energia. La transizione energetica rivoluziona il concetto stesso di paradigma economico favorendo il passaggio a un modello di economia circolare in cui l'efficienza energetica assume un ruolo di primo piano. I benefici sono numerosi: i prodotti sono concepiti per durare di più ma anche per essere trasformati in nuove risorse. La digitalizzazione e l’elettrificazione forniscono non solo servizi più innovativi, ma anche più economici ed efficienti.